Il nostro arrivo in Cambogia è stato reso un po’ più difficoltoso dalla perdita di entrambe le nostre valigie, ma non ci siamo arresi e dopo aver acquistato abiti tipici ci siamo avventurati alla scoperta di questo paese ancora poco conosciuto.
La Cambogia è una terra affascinante con gli imponenti templi di Angkor, maestosi e magnifici, piccoli villaggi e gente cordiale e gentile, nonostante i problemi del passato siano ancora vivi e i danni ancora visibili.
Ad accompagnarci alla scoperta della Cambogia c’era la nostra guida Ven, scovata grazie al sapiente supporto di AmoTravel, un’agenzia locale che vi consigliamo assolutamente.
I templi di Angkor in Cambogia
Il sito archeologico di Angkor è stata una scoperta emozionante. Nascosto nella fitta foresta, il complesso di templi si erge maestoso e ci lascia senza fiato per la sua bellezza e imponenza.
La nostra visita, durata ben tre giorni, ha incluso il complesso di Angkor Thom, con la spettacolare porta sud, Bayon, con i suoi più di duecento volti enigmatici; Ta Prohm, dove venne girato Tomb Raider e i suoi incredibili alberi; Angkor Wat, il monumento più celebre del complesso nonché simbolo della Cambogia.
Esistono biglietti con diverse validità per l’ingresso al complesso di Angkor, un giorno, tre giorni o cinque giorni. Noi vi consigliamo quello da tre giorni, perché serve molto tempo per visitare e ammirare con calma tutte le bellezze di questi templi.
Visita al lago Tonle Sap
A circa un’ora di macchina da Siem Reap si raggiunge il lago Tonle Sap dove è possibile visitare i villaggi su palafitta. Noi abbiamo visitato il villaggio di Kompong Khleang e abbiamo avuto la fortuna di incontrare centinaia di bambini che tornavano da scuola.
Yoga al Preah Garden
Quando abbiamo saputo che non c’era traccia delle nostre valigie, abbiamo deciso di prendere con filosofia la notizia e abbiamo prenotato una lezione di yoga, con annesso massaggio al Preah Garden a Siem Reap.
Il centro è immerso nella natura, appena fuori dal centro della città, raggiungibile facilmente in tuk tuk.
Kou, il titolare, insieme a tutto il suo staff, sono delle persone squisite, sorridenti e di una generosità incredibile. Abbiamo trascorso quasi quattro ore in questa oasi di pace, tra una lezione di yoga, un massaggio rilassante ascoltando solo le rane e quattro chiacchiere con i ragazzi, mangiando mangosteen.
Visitare i mercati locali
I mercati locali sono per noi una tappa imperdibile per scoprire la quotidianità di un popolo. I mercati locali cambogiani, presenti in quasi ogni villaggio, sono affascinanti per la loro diversità rispetto ai nostri mercati. Persone che cucinano, altre che dormono nelle amache proprio sopra la merce in vendita e bambini che si nascondono tra le pentole. Il caos regna sovrano, ma potrete respirare e vivere la vera atmosfera cambogiana.
Dove mangiare a Siem Reap?
Il piatto tipico locale è l’amok. Si tratta di un piatto della cucina khmer, con pesce, carne e riso cotti al vapore in foglie di banane. Noi lo abbiamo provato all’Amok Restaurant che si trova proprio nelle vie centrali di Siem Reap, vicino a Pub Street.
La vera rivelazione per noi è stato scoprire, grazie al suggerimento di alcune persone locali, il piccolo ristorante The Little Cafè. Arredamento spartano, staff gentilissimo, menù molto ampio e piatti strepitosi. Abbiamo provato di tutto, dai noodle agli involtini, dal riso alla frutta: tutto squisito e il costo è davvero basso.
Dove alloggiare a Siem Reap?
Durante il nostro soggiorno a Siem Reap abbiamo scelto come alloggio l’Ever Green Hotel. La posizione è buona seppur non si trovi nella zona centrale della città. Per raggiungere il centro è necessario utilizzare il tuk tuk: la corsa dura 5 minuti e il costo è di 1 dollaro a tratta a persona.
Lo staff è molto gentile e cordiale, le camere ampie e pulite, mentre la colazione non prevede nulla di occidentale (nemmeno le fette di pane per intenderci), ma solo cibo locale.