Scrivere dell’Iran e di Teheran ci sembra impossibile, poiché la nostra mente si riempie di mille immagini e colori e il nostro cuore di altrettante emozioni. L’Iran è stata la scoperta più bella che abbiamo fatto in tanti anni di viaggi. L’Iran è una piccola gemma, ricca di architetture , ma soprattutto di persone cordiali, sorridenti e ospitali.
“Welcome to Iran”, benvenuto in Iran: è questa la frase che ci ha accolti in ogni angolo di questa terra. All’aeroporto, al bazar, in hotel e per strada, in Iran tutti sono pronti a scambiare quattro chiacchiere per sapere cosa si dice all’estero della loro terra, per raccontarti le bellezze di questo paese e soprattutto per offrirti un tè.
Visitare l’Iran è sicuro?
Questa è la domanda che in tanti ci hanno fatto prima di partire e oggi possiamo dare con certezza una risposta. L’Iran è sicuramente un paese complesso, ma al tempo stesso è un paese che cerca di stare al passo con la modernità. Teheran negli ultimi anni si è riempita di gallerie d’arte e di ragazze che faticano a portare il velo. L’immagine che in occidente abbiamo dell’Iran è ancora molto falsata dai media e anche ottenere il visto per visitare questo paese è in realtà molto più facile di quello che si pensi. Noi vi possiamo dire che ci siamo sempre sentiti sicuri, anche uscendo a piedi da soli in tarda serata.
Cosa vedere a Teheran?
La nostra visita inizia dal Golestan Palace, il simbolo delle glorie della dinastia qagiara, decorato con splendide maioliche e circondato da un giardino perfettamente curato.
Continuamo la visita al Museo Nazionale del Gioello dove si trova il Mappamondo di pietre preziose e il Trono del Pavone. Il museo ha sede nel caveau della Banca Centrale e per questo non sono ammesse macchine fotografiche e zaini.
A Teheran non potete perdervi il Grand Bazar con le sue vie animate è una meta affascinante, così grande che al suo interno si trova la moschea dedicata all’Imam Khomeini, guida islamica dell’Iran.
Passiamo per una breve visita al Ponte Tabiat, il nuovo ponte pedonale a più livelli e terminiamo con la visita alla Torre Azadi, il vero simbolo di Teheran durante la rivoluzione del 1979.
Dove dormire a Teheran?
Per prenotare i nostri hotel, vista la difficoltà con le transazioni monetarie verso l’Iran, ci siamo affidati a Iran’s Travel, un’agenzia locale iraniana piena di persone speciali come la dolcissima Azimeh e il nostro autista Medhi, con il quale abbiamo condiviso risate e diversi pic nic al parco. L’hotel che ci hanno consigliato e che vi consigliamo a nostra volta è il Parsian Enghelab Hotel, con camere spaziose e confortevoli.
E per finire… un aneddoto di viaggio
A bordo del volo Roma Fiuminico – Teheran conosciamo una ragazza Iraniana che ci racconta che viene spesso in Italia per studiare arte. Ci mostra le sue foto a Firenze, Milano, Roma e Venezia. Indossa un paio di shorts neri e un canottiera bianca per tutta la durata del volo. L’aereo inizia la discesa verso Teheran e le chiediamo se quello sarà il suo look anche per l’uscita dall’aeroporto di Teheran. Ci risponde di no, non vuole rischiare l’arresto, ma che si vuole godere ancora dieci minuti di pantaloncini corti. Cinque minuti prima dall’atterraggio si veste, indossa il suo hijab e mi dice “dai, che ti insegno a mettere il velo”.