La nostra prima volta in Romania ci ha permesso di visitare Bucarest, la capitale e l’area della Transilvania con i suoi meraviglio castelli. Prima della partenza non sapevamo bene cosa aspettarci e per questo siamo rimasti ancora più sorpresi nel trovare una Bucarest dinamica e giovane e una Transilvania ricca di fascino.
Cosa vedere a Bucarest?
Il nostro primo giorno a Bucarest è trascorso alla scoperta del centro storico della città. Abbiamo percorso tutta Calea Victoriei ammirando i palazzi lungo la via fino a giungere a Piata Revolutiei e a Piata George Enescu dove si trova il Museo Nazionale di Arte e il raffinato Ateneo Romeno, cuore della musica tradizionale classica romena.
La serata invece l’abbiamo trascorsa tra le vie del centro storico, l’area Lipscani, dove si trovano moltissimi locali per sedersi a bere una birra e dove la musica è a tutto volume per tutta la notte.
Il secondo giorno invece abbiamo deciso di trascorrerlo alla scoperta del Palazzo del Parlamento, l’opera più famosa di Ceaușescu, nonché il secondo edificio più grande al mondo. Il tour guidato richiede circa un’ora e vi permetterà di vedere alcune delle oltre 3100 stanze presenti nel palazzo.
Terminiamo la secondo giornata con la visita ai due parchi cittadini più importanti, il tranquillo Giardino Cișmiugiu e l’immenso Parco Herastau.
Dove mangiare a Bucarest?
Con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che a Bucarest si cucina spesso la polenta. Si, avete letto bene, la polenta e noi, da veri “polentoni” l’abbiamo ordinata praticamente tutti i giorni.
Ottimo il piatto con polenta, carne e salsiccia al Caru’ cu Bere, la vera istituzione di Bucharest, la birreria aperta praticamente a qualsiasi ora, fondata nel 1879.
Se invece avete voglia di uno spuntino on-the-go vi consigliamo Simigeria Luca. In città troverete diverse sedi con prodotti sfornati all’istante. Le specialità sono i covri, ripieni di olive, prosciutto, wurstel o anche dolci con il cioccolato. Perfetti per un pic-nic al parco.
Dove dormire a Bucarest?
Abbiamo scelto di dormire nel centro storico di Bucarest a Lipscani per vivere a pieno la vita notturna di Bucarest e per muoverci in città con facilità. La nostra scelta è stata il Tania Frankfurter Hotel che si è rivelata essere una scelta azzeccata.
Nonostante sia in una delle zone più vive della città, le stanze sono ben insonorizzate e molto spaziose e la colazione è abbondante. Si può approfittare del buffet, ma anche scegliere dal menù alla carta.
Inoltre alla sera è anche presente una persona della sicurezza per tutelare l’hotel da chi ha alzato un po’ troppo il gomito.
Quali escursioni in un giorno fare a Bucarest?
Bucarest è stato il nostro punto di partenza per visitare la Transilvania. Abbiamo deciso di affidarci a TravelMaker, un’ottima agenzia locale che organizza escursioni in Romania da dieci anni. Abbiamo scelto l’escursione “due castelli in un giorno” per sfruttare al meglio la giornata e visitare il Castello di Peleș, il Castello di Bran e scoprire la cittadina di Brașov.
L’organizzazione è stata ottima, la nostra guida era davvero molto preparata e le tempistiche per la visita sono state perfette e puntuali.
Il castello di Peleș è stata la nostra prima tappa dopo aver percorso le ripide strade per salire sui Carpazi. Sapevate che Peleș fu il primo castello europeo ad avere un impianto di riscaldamento, la corrente elettrica e perfino degli aspirapolveri? Le sale dell’edificio sono tutte molto curate e sfarzose essendo concepito come la residenza estiva di Carlo I, il sovrano che ha regnato più a lungo nella storia della Romania.
Il castello di Bran è invece posto in cima ad un’altura e la sua atmosfera spettrale è unica e affascinante. Il castello, posto sul confine tra la Transilvania e la Valacchia, è da sempre identificato come la dimora di Vlad Tepes, il sanguinario principe che ha ispirato il personaggio del Conte Dracula.
Brașov è invece una tranquilla cittadina, fondata dai tedeschi, che ci ha positivamente sorpresi per la sua grande piazza e i suoi colorati edifici che si affacciano su di essa. Simbolo della città è la Chiesa Nera, il cui nome deriva da un drammatico incendio scoppiano verso la fine del 1600.